"Sii Tu per primo il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo ." Gandhi
" La democrazia consiste nella partecipazione attiva alle decisioni concernenti i beni pubblici,oppure essa non e' niente ."
H. Arendt


mercoledì 3 ottobre 2018

Mediterraneo mare di pace

https://iniziativanonviolenta.wordpress.com/2018/10/02/2-ottobre-giornata-mondiale-della-nonviolenza-conclusioni-del-convegno-mediterraneo-nonviolenza-pace-abasciate-di-pace-2-marcia-mondiale-della-nonviolenza/

La Consulta per la pace di Palermo ha organizzato una quattro giorni, dal 29 settembre al 2 ottobre 2018,  sul tema del “Mediterraneo mare di pace”  per lanciare il progetto di una “Rete delle ambasciate di pace”. Tale Rete è stata considerata uno strumento fondamentale per realizzare il sogno di un bacino di popoli non squassati da conflitti distruttivi, ma costruttori di ponti di dialogo, di scambi, di libera circolazione di persone impegnate in un lavoro comune .  Primi promotori della Rete, oltre alla Consulta, saranno  i Disarmisti esigenti, la WILPF Italia, l’IPRI.  
Nella ricca discussione sono intervenuti i protagonisti delle esperienze nonviolente in Sicilia.
Le Ambasciate di pace, ha sottolineato il portavoce della Consulta Francesco Lo Cascio, nascono dall’esperienza nei conflitti dell’Iraq e dei Balcani (fondamentale il ruolo di Alberto L’Abate nella loro ideazione e sperimentazione); ed il convegno ha inteso delinearne una forma innovativa adatta a mettere in relazione i soggetti della società civile già impegnati nella risoluzione nonviolenta dei conflitti, favorendo lo scambio di esperienze al fine di inserire più facilmente nel conflitto locale l’aggancio con una prospettiva  globale di diritto internazionale.
Tale progetto, come è scritto nel Manifesto che il Convegno ha adottato all’unanimità , troverà una occasione di diffusione con la 2 Marcia Mondiale della Nonviolenza, che nel suo percorso italiano farà tappa a Palermo.  Un grosso contributo alla diffusione internazionale della Rete sarà dato dal coinvolgimento di WILPF Internazionale, assicurato dalla presidente onoraria della sezione italiana Giovanna Pagani.
Il convegno ha espresso la sua adesione al progetto di pace per la Siria, proposto da Operazione Colomba; all’ICE “Welcome Europe”;  alla campagna “Salva Acquarius e il soccorso in mare”.
Ha deciso di impegnarsi  in una mobilitazione perché Turi Vaccaro, attivista No MUOS attualmente in carcere,  ottenga la grazia e ha fatto  proprio un appello, presentato nella giornata dedicata all’intreccio tra minaccia nucleare e minaccia climatica, relatori Alfonso Navarra e Gianni Silvestrini, perché sia valorizzata ed imitata in Italia la decisione dello Stato di California di supporto al Trattato di proibizione delle armi nucleari anche in vista della mobilitazione per la COP24 in Polonia.  
L’incontro ha deciso di promuovere un nuovo Convegno sul “diritto alla pace” nei suoi vari aspetti (disarmo, ecologia, diritti umani, equo cosviluppo) i giorni in cui la marcia mondiale  passerà per Palermo.
Il Convegno ha infine proposto che Palermo si gemelli con la capitale della California, Stato all’avanguardia nella lotta contro la minaccia climatica ed insieme nucleare; e di candidare  la città a sede della Conferenza internazionale tra Unione Europea ed Unione Africana di cui si è parlato nella sessione del Parlamento Europeo convocata per le sanzioni all’Ungheria.
Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha ricevuto gli organizzatori del convegno ribadendo che ritiene “criminale” l’intenzione di fare dell’Europa una fortezza blindata e che il respingimento di uomini e donne che esercitano il loro diritto umano alla migrazione è passibile di un “processo di Norimberga”. Orlando ha ricordato di aver già presentato alla Procura della Repubblica di Roma, al presidente della Commissione Ue, a quello del parlamento europeo e alla Corte dell’Aia nel dicembre del 2017 un esposto contro le istituzioni europee e le loro “criminogene” politiche sull’immigrazione.

domenica 1 luglio 2018

Ciao,dear prof Angelo!

Voci Attive piange la prematura scomparsa del Prof. Angelo  Baccarella,uomo colto e  sensibile,amico esemplare.In questi frangenti le parole non sono sufficienti a  esprimere l'affetto ,il dolore le supera di gran lunga .Angelo e' stato tra i promotori e  fondatori dell'Associazione ,ne ha scritto e tradotto di prima mano i principi ,lo statuto,le profonde  aspirazioni,la  stessa  denominazione .Lo abbiamo conosciuto nella sua  gentile e  cordiale capacita' di intrattenere rapporti di grande umanita'.Lo abbiamo conosciuto come persona preparata ,generosa, competente,come pochi ancora sanno essere nella vita quotidiana e nel  lavoro.Ci mancherai, "dear prof.Angelo".
Per ricordarlo ci uniamo  e facciamo pienamente nostra la  bella e significativa testimonianza dei colleghi di lavoro,attivita' per la  quale  ha profuso immense  energie e intelligente creativita' e  sensibilita'  didattica e umana.
 "Angelo Baccarella, lettore di lingua inglese, ci ha lasciati stanotte; ha combattuto la malattia con tenacia e per lungo tempo, insieme... con la famiglia, piena di coraggio, compostezza e infinito amore.
Angelo, nato a Bedford nel 1961 e in Italia dal 1977, è stato da oltre venti anni prima con la facoltà di economia, poi col centro linguistico di ateneo ed ha sempre partecipato attivamente e con passione alle attività dei corsi di laurea del nostro dipartimento, insostituibile attore dei corsi di lingua inglese, per i quali ha sempre svolto una funzione di supporto alla didattica apprezzatissima dagli studenti e dai colleghi. Angelo non ha mai fatto mancare il suo sostegno alla didattica, pure nei periodi in cui il ruolo dei lettori è stato più incerto, e si è sempre impegnato con generosità anche oltre i propri obblighi, ed ha partecipato ad iniziative didatticamente innovative.
Angelo era gentile, retto, generoso e competente, qualità oggi rare, e non si è mai risparmiato nel dare il proprio supporto ai colleghi: ricordo con affetto l'aiuto e il sostegno che mi dette un po' di anni fa per preparare delle lezioni in inglese, con pazienza, generosità e incoraggiamento.
La sua cortesia, la sua preparazione e la sua arguzia ci mancheranno. I funerali saranno lunedi alle 10.30 nella chiesa di San Gregorio Magno papa, piazza porta carini 4.
Tutto il Dipartimento partecipa al dolore della famiglia."


Voci Attive
si unisce all'intera famiglia ,al  triste cordoglio ,nell'amicizia .

Un caro e  forte abbraccio alla cara  moglie Rosa,con la quale Angelo  ha condiviso pienamente l'impegno  sociale associativo e civile ,e  ai cari  figli ,che come lui sapranno farsi onore nella difficile vita e nella societa' di oggi.

Un grande abbraccio.

Voci  Attive 

giovedì 28 giugno 2018

Da "L'inchiesta Sicilia" :

http://www.inchiestasicilia.com/2018/06/28/il-parlamento-repubblicano-pare-annichilito-di-fronte-ai-tweet-del-ministro-dellinterno/

Le amministrative comunali  appena concluse, vedono il M5S perdere in modo eclatante gran parte del consenso che invece era  stato tributato alle nazionali


di  Mario Guglielmino*
La svolta governativa italiana, non sappiamo ancora se sostenuta da un parlamento repubblicano che, lungi dal riprendere l’esercizio delle proprie  prerogative, sembra finora del tutto annichilito di fronte alla spavalderia di un ministro dell’interno che non lesina prodezze da vero unpolitically-correct, si esprime soprattutto, e forse soltanto, in una politica che vorrebbe  tradursi immediatamente in una  sorta di pugno di ferro, non contro il malaffare interno, non contro le tante storture e ingiustizie sociali nazionali D.O.C. e a  chilometro zero, bensì contro un nugolo di disperati naviganti e fuggitivi, verso i quali è fin troppo facile e persino disumano far la voce grossa.
Se questo è il rango della nuova vision politica del rinnovato tessuto parlamentare, c’è poco da ben sperare, anche sulla tenuta del neoformato  governo. Mentre i più blasonati DeeJay hanno imbracciato le principali  strofette e canzonette che rendono soporifera l’incipiente estate balneare, per la quale gli italici uomini rinuncerebbero  persino alla loro madre e al voto democratico pur di esercitare il sacro diritto al tuffo dallo scoglio preferito, l’Italia  è impegnata in  una azione di  gravissimo cecchinaggio nel Mare Nostrum. Di fronte a questo scempio di diritti umani, questa politica è destinata a interrompersi non appena  sarà conclusa l’offerta delle crociere e dei pacchetti vacanza.
Un triste  risveglio toccherà soprattutto alla componente pentastellata, che sarà intesa come supporto  alle scelte xenofobe leghiste. Infatti mentre quei tali leghisti, in fondo, per parte loro, han sempre recitato il copione attuale, non ci si sarebbe aspettati un totale appiattimento di vedute da parte del popolo dei 5 stelle, sulla cui compagine pesa la mancanza di una organica interpretazione del mondo che esuli dal concetto, importante, ma troppo esclusivo, di onestà.
I 5Stelle farebbero bene a integrare con urgenza le loro tesi anche con il concetto, non secondario, di umana solidarietà.
Il grido di allarme è lanciato, e se qualcosa non si muoverà, nel senso politico del termine, se non vi sarà un sano risveglio della dialettica interna, l’Italia  rischia di toccare tragicamente un bassofondo di inciviltà etica e giuridica.
Non si può giocare sulla pelle dei migranti, per qualsiasi motivo essi siano migranti, una questione che dovrebbe essere affrontata, anche con durezza, ma sul piano diplomatico, sui tavoli delle istituzioni europee e internazionali. Evitando di rendere doppiamente vittime coloro che già sono vittime di una tratta criminosa, che fa leva su un sogno di maggior benessere o, molto più banalmente, di far salva la vita fuggendo da guerre e violenze subite nei paesi natìi.
Un triste risveglio, dicevamo, soprattutto perché sugli altri temi importanti della campagna elettorale, reddito di cittadinanza, quota 100 per l’età pensionabile con ridefinizione dei criteri indiscriminati  previsti dalla legge Fornero, tassazione più equa per imprese e famiglie, sembra che ancora non sia stato fatto alcun passo effettivo, e che la triste realtà dei conti da saldare e del porcellino dei risparmi semivuoto ne condizioni pesantemente la realizzazione, nel senso di un già gravissimo ritardo rispetto alle previsioni di ogni precedente cronoprogramma annunciato.
In questi casi è fin troppo ovvio  pensare che il giudizio degli italiani potrebbe  essere davvero severo e rendere l’effetto boomerang sulle aspettative e promesse mancate.
Un primo test è certamente quello delle amministrative comunali  appena concluse, nelle quali il M5S ha perso in modo eclatante gran parte del consenso che invece era  stato tributato alle nazionali. E’ vero che i due dati non sono per nulla omologabili, ma fa comunque un certo effetto, per i recenti vincitori, vedersi così malamente ricacciati indietro nelle preferenze degli italiani.
In Sicilia, dopo l’ingresso in consiglio comunale a Catania, senza però sfondare, sul M5Stelle manca la riconferma a Ragusa, una delle prime città capoluogo dove da tempo il movimento è impegnato.
Una prova non indifferente, che segna un punto a sfavore, sul quale i pentastellati dovranno seriamente riflettere.
*Voci attive

venerdì 25 maggio 2018

Quale Palermo ?

https://www.facebook.com/benecollettivo.amministrareconicittadini/

Da L'inchiesta Sicilia.Politiche sociali e abitative in Sicilia e a Palermo

http://www.inchiestasicilia.com/2018/05/21/politiche-sociali-e-disagio-abitativo-in-sicilia-e-a-palermo/

L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato una sanatoria per tutti gli occupanti immobili facenti  parte di complessi di edilizia pubblica popolare. Questo provvedimento potrebbe, in parte, ridurre il disagio abitativo in Sicilia. Vediamo come


di  Mario Guglielmino* 
Con un recente provvedimento legislativo, contenuto nel documento economico finanziario, l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato una sanatoria per tutti gli occupanti immobili facenti  parte di complessi di edilizia pubblica popolare. Alcune migliaia di nuclei familiari in tutta la Sicilia potranno quindi regolarizzare la loro posizione di occupanti, aderendo a un piano di pagamenti rateali a ristoro del precedente periodo di occupazione e con la possibilità  di riscatto  dell’immobile. Gli immobili interessati sono quelli appartenenti allo Iacp (Istituto autonomo case popolari) o appartenenti ai comuni. Uno dei principali effetti della norma, a parte la sanatoria per l’occupazione sinora considerata abusiva, sarà quello di consentire, alle famiglie che ne avranno titolo, di poter  fissare ivi la residenza, con la possibilità di stipula dei contratti per utenze e ogni altro beneficio che deriverà dalla possibilità di ufficializzare una residenza. E’ noto infatti che molte situazioni lasciate nel limbo dell’irregolarità rendono difficile il godimento di alcune prestazioni ed essenziali diritti, compromettendo il benessere sociale e incrementando la marginalità e l’illegalità. Altre graduatorie per l’emergenza abitativa potranno essere quindi sfoltite, favorendo una migliore gestione delle liste.
Non tutto il provvedimento però presenta aspetti così ‘rose e fiori’. Giusto citare, come nota di colore, che  vi è una disputa sulla paternità politica. Il sindaco Orlando, con il comune  di Palermo, con ANCI Sicilia, è stato  tra i promotori  che hanno sollecitato il provvedimento, che infatti troverà  beneficiari soprattutto nelle aree metropolitane siciliane. D’altra parte il PD, con Antonello Cracolici, rivendica un ruolo importante nella proposizione del testo, anche se oggettivamente  tutta l’aula  ha votato favorevolmente. Poi occorrerà, comunque,  attendere la valutazione dell’intera  finanziaria da parte del governo nazionale, sperando che una eventuale rivisitazione al ribasso non inceppi il procedimento.
A parte le dispute e le difficoltà di ordine procedurale ed economico – finanziario, vi sono poi delle perplessità sollevate in merito alla questione etica che sta alla base del provvedimento. Tale  provvedimento, infatti, sembra così premiare chi ha voluto in precedenza approfittare in maniera  irregolare e illegale delle abitazioni, senza attendere né rispettare le previste procedure di assegnazione. Al cospetto di queste famiglie occupanti immobili a uso abitativo vi è, infatti,  un’altra cospicua parte che, invece, ha scelto di occupare, per esempio, immobili pubblici, ma non a  originaria destinazione abitativa, come scuole, edifici pubblici abbandonati come asili, centri sociali o di assistenza pubblica sociale. In molti casi, tali famiglie hanno anche apportato a tali immobili modifiche e migliorie, con pratiche di auto recupero, rendendone vivibili gli ambienti. Certamente in tali casi manca il più delle volte il certificato di agibilità o di abitabilità, e i gravi problemi per la fruizione di alcuni servizi, utenze  e  diritti  fondamentali, anche qui, favoriscono fenomeni di marginalità e illegalità.
Questa grossa fetta di famiglie in condizione di disagio, a Palermo diverse centinaia, rimane  quindi, allo stato  attuale, esclusa dall’opportunità di cui alla legge regionale, dovendo contare sulle  altre  ordinarie  pratiche di assegnazione di un alloggio spesso farraginose e difficili da praticare, se non impossibili per alcune evidenti insufficienze, paradossi e contraddizioni interne ai regolamenti dei comuni.
Altre iniziative, messe in campo dal governo nazionale e regionale, per intervenire sul pressante  problema dell’inclusione sociale e del disagio abitativo, prevedono l’attivazione di alcuni percorsi burocratico-amministrativi e appositi bandi. Ma la lentezza  nelle procedure delle amministrazioni  rischia  di compromettere l’utilizzo dei fondi a ciò destinati. Per esempio, a Palermo, una parte  delle quote destinate dal PON metro ad opere di inclusione  sociale e infrastrutture per uso abitativo per soggetti e famiglie con disagio sociale abitativo, è stata già  dirottata verso altri lidi e finalità, per l’intempestività dei bandi. Sinora solo una piccola parte delle procedure è stata  avviata con tre  bandi pubblicati proprio in questo  mese di maggio.
E’ una sfida contro il tempo, che richiederà massima attenzione e trasparenza, per la doverosa e  inderogabile attenzione verso le situazioni di grande fragilità umana e sociale.

*Voci Attive 

lunedì 30 aprile 2018

Quale progetto per Palermo?

laboratorio cittadino
QUALE 'PROGETTO' PER PALERMO?
decisionismo, incompetenza, tornaconto/
partecipazione, qualità, bene comune

a cura del coordinamento cittadino QUALE PALERMO?

sabato 12 maggio ore 9.00 - 13.30, 14.30 - 17.30
presso Magneti Cowork via Emerigo Amari 148 Palermo

PROGRAMMA
ore 9.00 CONFERENZA STAMPA nei pressi del cantiere della Stazione Politeama
ore 9.30 FOTOGRAFIA COLLETTIVA nei pressi nel cantiere della Stazione Politeama

I SESSIONE
L'ATTUALE DISASTRO ARCHITETTONICO URBANISTICO E AMBIENTALE DELLA CITTA'

10.00
introduzione Fabio Alfano

10.15
architetto Fabio Alfano
(Comitato Bene Collettivo, Anghelos abitare arte architettura)
IL PROGETTO DELLA STAZIONE POLITEAMA: QUALE CULTURA?

10.30
ingegnere Giovanni Margiotta
(già Presidente Ordine Ingegneri di Palermo)
IM-MOBILITA' ... E I GRANDI LAVORI (TRAM, ANELLO E PASSANTE FERROVIARIO)

10.45
architetto Massimiliano Giudice (Via Libertà Libera)
PERCHE' UN CONCORSO PER LE NUOVE TRATTE TRANVIARIE?

11.00
professore Marcello Panzarella (già Presidente del corso di Laurea in Architettura di Palermo, Unipa)
LE ROVINE DI PALERMO. L'ARCHITETTURA E' PROIBITA

11.15
professoressa Rosanna Pirajno (già Docente di Disegno e Rappresentazione, Unipa, Salvare Palermo)
COSA ACCADE AGLI EDIFICI DISMESSI: RIFUNZIONALIZZAZIONE O DEMOLIZIONE?

11.30
professore Silvano Riggio (già Docente di Ecologia, Unipa)
PALERMO (IL) - LOGICA?: DAL MASSACRO DEGLI ALBERI AI RISANAMENTI AMBIENTALI MAI REALIZZATI

11.45
architetto Francesco Grimaldi
PROGRAMMAZIONE SENZA PARTECIPAZIONE

12.00
INTERVENTI PROGRAMMATI

Raffaele Savarese (Circolo Istrice)
Giovanni Moncada (Associazione Comitati civici)
Giulia Argiroffi (Commissione consiliare Urbanistica)
Edoardo Marchiano (Associazione Aiace)
Marcello Robotti (Associazione Vivo civile)
Elvira Dragonia Vernengo (Sos emergenza alberi Palermo)
Giovanni Purpura (Pro-Loco Nostra Donna del Rotolo)
Francesco Raffa (Comitato Amari Cantieri)
Gabriele Citarrella (Comitato Viale Lazio)

13.00 - 13.30
DIBATTITO

BREAK (E' possibile prendere un panino nella caffetteria all'interno del Magneti Cowork)

II SESSIONE
LA PALERMO CHE VORREMMO: VISIONI, METODI E PROGETTI
14.30 - 17.30

14.30
professore Marcello Panzarella (già Presidente del corso di laurea in Architettura di Palermo, Unipa)
COSA FARA' PALERMO DA GRANDE?

14.45
architetto Danilo Maniscalco
LA QUESTIONE VILLA DELIELLA E L'"EFFETTO BASILE"

15.00
professore Renzo Lecardane (Docente di Progettazione architettonica, Research Group LabCity Architecture, Unipa)
LA CITTA' DELL'ANELLO FERROVIARIO DI PALERMO. TEMI E PROGETTI DIDATTICI E DI RICERCA PER LE STAZIONI E LE FERMATE ATTUALI E FUTURE

15.15
(relazione su alcuni progetti vincitori di concorso a Palermo)
da confermare

15.30
architetto Cinzia De Luca (Comitato Bene Collettivo/ Anghelos abitare arte architettura)
10 CONCORSI DI PROGETTAZIONE PER TRASFORMARE INSIEME PALERMO

15.45
architetto Fabio Alfano (Comitato Bene Collettivo/Anghelos abitare arte architettura)
NUOVE NORME E STRUMENTI PER TRASFORMARE LA CITTA': PROGETTAZIONE, PROGRAMMAZIONE, TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, QUALITA' DELLE SCELTE

16.00 -17.00
INTERVENTI PROGRAMMATI

Mario Guglielmino (Associazione Voci Attive)
Lucia Pierro (Autonome Forme)
Elio Capri' (Associazione regionale liberi professionisti architetti e ingegneri)
Raffaele Savarese (Circolo Istrice)
Michele Cucchiara (architetto)
Andrea Valenti (Professionisti Liberi)
Giovanni Corrao (architetto)

17.00- 17.30


Linee di tram, un Anello e un Passante ferroviario impropri nelle scelte di base, senza qualità dei progetti (vedi p.e. la Stazione Politeama), con costosissime opere e cantieri che sviliscono la città piuttosto che riqualificarla, i mortificanti interventi che si operano nello spazio pubblico, il massacro del verde urbano, il degrado persistente del centro storico (ancora con le rovine postbelliche), delle periferie e della città di 'mezzo', delle architetture ereditate dal passato, le fondamentali questioni che affliggono da sempre la città e che rimangono irrisolte, l'assoluta mancanza di competenza, specificità, possibilità di partecipare alle scelte amministrative, l'assenza di progettualità, pianificazione, programmazione da parte della attuale amministrazione sono soltanto alcune delle gravissime attuali questioni che inducono la cittadinanza, nelle sue varie rappresentanze, professionisti, studiosi, comitati, associazioni, cittadine e cittadini ad incontrarsi sabato 12 maggio presso il Magneti Cowork per condividere le proprie preoccupazioni, scambiarsi conoscenze e informazioni, ricordarsi che è possibile un modo diverso di amministrare e trasformare Palermo.

In particolare, nella prima parte dell'incontro si denunceranno tutta una serie di casi (vedi programma) che rendono inaccettabile l'azione amministrativa portata avanti in questi anni in ambito urbanistico, architettonico e ambientale, considerando soprattutto la necessità di vera riqualificazione che Palermo ha a causa delle guerre subite, del 'sacco' edilizio avvenuto nella fase di ricostruzione e di tutto ciò che ne è conseguito.

Nella seconda parte, invece, si vogliono ricordare ancora una volta, attraverso una serie di esempi (vedi programma), i 'presupposti' imprescindibili per una trasformazione di qualità di una città prestigiosa come Palermo:la necessità del 'progetto' (prefigurare il cambiamento), la qualità del progetto, il confronto tra progetti (utilizzo dei concorsi), una pianificazione e una programmazione condivisa tra le varie componenti della cittadinanza, la trasparenza degli atti amministrativi,la partecipazione dei cittadini alle scelte, la competenza di chi deve guidare specifici settori, ecc. Presupposti che purtroppo ancora oggi non esistono perché parte di un 'nuovo' modo di amministrare che deve farsi ancora strada abbattendo ogni forma di decisionismo, incompetenza, arroganza, superficialità, tornaconto personale, ecc;un nuovo modo che però si sta consolidando sempre di più come modello di pensiero e come esigenza da parte di un numero sempre maggiore di cittadini (e questo Laboratorio è un ulteriore contributo nei confronti di questo processo di consolidamento).

L'incontro,in entrambe le due sessioni, prevede uno spazio di interventi programmati che coinvolge anche molte organizzazioni civiche estremamente attive in città e uno spazio di libero dibattito.

Precederà il laboratorio una conferenza stampa e una fotografia collettiva di protesta (Quale progetto per Palermo?) nei pressi del cantiere della stazione Politeama

Da L'inchiesta Sicilia :Le scelte dell'amministrazione e la sfida della qualita'

http://www.inchiestasicilia.com/2018/04/30/palermo-le-scelte-dellamministrazione-e-la-sfida-della-qualita/



Palermo : le scelte dell'amministrazione e la  sfida della qualita'

  Il  conflitto tra scelte amministrative e qualita' della programmazione e' particolarmente  vissuto a Palermo.
Le grandi opere ,per esempio, che stanno interessando da diversi anni  il tessuto urbano,hanno sempre suscitato un dibattito ,fieri consensi e altrettanto severe critiche ,da parte di numerosi cittadini e  comitati sensibili e  attenti alle vicende .
Spesso ,a dire il vero, chi critica e'  ricompreso semplicemente tra i "nemici della  cuntintizza" ,cosi' come simpaticamente usano dire gli strenui sostenitori della  linea  "governativa" orlandiana.
In realta' ,tra questi  presunti "nemici" ,si trovano pero'  acuti osservatori e numerose posizioni che andrebbero prese in seria considerazione.
La partecipazione dei cittadini al governo della  cosa  pubblica  dovrebbe essere ormai un dato  di fatto  acquisito.
La normativa  europea,la Costituzione italiana  , leggi dello stato,leggi regionali e regolamenti  comunali  hanno disposto una buona mole di riferimenti per garantire la democrazia di prossimita',per avvicinare di piu' il cittadino  al cammino di formazione e realizzazione dei provvedimenti ,leggi, opere pubbliche ,servizi che lo riguardano .
Qualcuno ha reso bene l'immagine delle  scelte amministrative con quella dell'acquisto di un paio di scarpe  .Occorre infatti  spostare il punto di vista e passare dalla concezione di  coloro che  preparano  provvedimenti  preconfezionati  e  immodificabili,alla concezione dell'apporto  continuo ,concreto e  critico del cittadino, vero primo utente e beneficiario ,lungo tutto il percorso dalla programmazione ,alla progettazione e alla realizzazione ,perche' siano tutte le  decisioni  davvero rispondenti  agli effettivi reali bisogni.
Come nessuno si sognerebbe di acquistare  a scatola  chiusa  un paio di scarpe,allo stesso modo anche la programmazione urbanistica cittadina,dei servizi di mobilita', di tutta una serie  di servizi e  decisioni che influenzano in modo profondo la vita della comunita'  ,andrebbe sottoposta a un continuo  feed back e  una  interlocuzione trasparente tra cittadinanza  e amministrazione  comunale.
  A tal proposito si svolgera' a  Palermo sabato 12 maggio 2018 presso la sala del Magneti Cowork ,Via Emerico Amari 148 (piazza Politeama-Castelnuovo) ,dalle ore 10 alle ore 18  un Laboratorio cittadino ,organizzato  dal coordinamento "Quale Palermo ?".
Partendo  dalle  tematiche propriamente  urbanistiche ,quali la progettazione  la  realizzazione  delle  opere infrastrutturali dell'anello  ferroviario e  del tram, che stanno provocando un mutamento  nell'immagine  dalla citta', senza  non pochi problemi per la lentezza dei lavori e  le  criticita' progettuali e di programmazione ,si cerchera' di allargare  la considerazione  ad altri  aspetti sui quali si chiede all'amministrazione  cittadina  di rispondere,invitando cittadini,liberi professionisti, associazioni e  comitati a contribuire  al dibattito .
 Uno degli aspetti critici ,sui quali l'amministrazione comunale ha sempre declamato buone intenzioni ,non seguite pero'da fatti  concreti,e' stata infatti proprio la mancanza di una visione e progettazione  partecipata della  citta',della Palermo di oggi e  del futuro.
Alcune blande inziative  hanno interpellato i cittadini, che pero'  sono stati poi delusi per la mancanza di continuita' e   di seguito alle loro proposte.
Si tratta  di un cammino culturale,di una sfida e di un impegno, da anni riproposto, anche nell'ambito  del decentramento amministrativo ,mai realizzato  e sempre  sul punto  di  cominciare.

Mario Guglielmino
Presidente associazione Voci Attive

mercoledì 21 marzo 2018

da "L'inchiesta Sicilia" -L'Italia ,Repubblica fondata ..sulla legge elettorale

http://www.inchiestasicilia.com/2018/03/19/italia-repubblica-fondata-sulla-legge-elettorale/

Si è concluso lo sprint elettorale, confermando in gran parte le previsioni della vigilia del voto. Il centro destra riceverà il maggior numero di seggi, il Mov 5 stelle è primo partito, seguito a poche lunghezze dal PD


di  Mario Guglielmino*
In pratica i partiti che hanno ricevuto in assoluto il maggior consenso non potranno governare senza l’appoggio di almeno una parte degli avversari, e nemmeno la coalizione vincente, quella del centro destra, formata da Forza Italia –LEGA- Fratelli d’Italia, ha la forza di poter assumere autonomamente le redini di un governo. Si parla quindi già, anzi si continua a parlare, della necessità di una nuova legge elettorale e di nuove elezioni, che riescano a dare un indirizzo certo al paese.
In Italia, negli ultimi 5anni, le leggi elettorali sono diventate più numerose delle stesse elezioni, con vari cambi intermedi tra una legislatura e l’altra. Ricordiamo infatti nel 2013 la dichiarata incostituzionalità del cosiddetto “porcellum” (legge Calderoli), sui risultati del quale, peraltro, visse  floridamente una intera  legislatura di “nominati”. Da quel momento entra di fatto in vigore il “Consultellum”, che prende origine dalla “potatura” operata dalla  Corte Costituzionale. Quindi si imbastisce l’Italicum, di fatto poi cassato dopo l’esito del referendum costituzionale. E abbiamo infine la legge Rosato (Rosatellum). In tutto  sono, a ben vedere, gia 4 leggi elettorali in vigore e di fatto o anche solo virtualmente efficaci negli ultimi 5 anni.
Per non dire delle varie altre proposte nate qua e là e rimaste sospese in aria. Mettendole tutte in fila abbiamo un simpatico dizionarietto: Porcellum, Consultellum, Italicum, Democratellum, Verdinellum, Speranzellum, Grechellum, Provincellum, Legalicum, Rosatellum. Eh sì : pare proprio che noi italiani , dopo il decennio berlusconiano delle leggi ad personam, ci siamo dedicati alle leggi ad  partitum” o “ ad coalitionem”.
E’ un ben triste primato. Nel frattempo le istanze profonde della gente rimangono in attesa, come se la panacea di tutti i mali fosse la legge elettorale. Ma, occorre domandarsi, è la semplice prevalenza di una parte o di una coalizione che darebbe come risultato il buon governo? E nel caso in cui si ottenesse, per ventura, una certa parvenza di stabilità, anche il sistema più solido non è forse chiamato a dar conto della varietà e della dialettica sociale, a meno che non diventi puramente autoritario e autoreferenziale? In realtà se dietro ogni promotore di questo o quel sistema si cela un interesse di una sola parte, nessuna legge elettorale potrà mai rispondere al bisogno di governo.
Ritroveremo questa maturità e  senso di responsabilità nella attuale cultura politica italiana?
*Voci Attive

lunedì 26 febbraio 2018

da L'Inchiesta Sicilia : "Elezioni ,partiti e pensiero politico con la p minuscola"

http://www.inchiestasicilia.com/2018/02/26/elezioni-partiti-e-pensiero-politico-con-la-p-minuscola/

Elezioni politiche: gli ultimi giorni della campagna elettorale hanno visto arroventarsi il clima intorno alle tematiche dell’accoglienza verso gli immigrati e le problematiche della sicurezza


di  Mario Guglielmino*
Gli eventi di Macerata hanno scosso molti e hanno provocato una risposta emotiva che è stata poi strumentalizzata anche a fini politico elettorali.
Da una parte si richiama la necessità di un maggiore controllo degli accessi sul suolo italiano, e addirittura l’urgenza di una vasta operazione di rimpatrio. Dall’altra si grida allarme e si paventa, dietro gli atti di intolleranza, il ritorno dell’ideologia fascista.
Così il dibattito politico è rimasto, per diversi giorni, assolutamente bloccato su un continuo botta e risposta polemico sui temi della xenofobia, del razzismo, sul ritorno di ideologie autoritarie e discriminatorie.
Nel frattempo, in Germania, si trovava l’accordo per far nascere il nuovo governo di grande coalizione. E un importante patto sociale è stato siglato tra i metalmeccanici e il governo, portando a 28 le ore di lavoro settimanali degli operai  con necessità  di assistenza a familiari, lasciandone intatta la retribuzione, in cambio di una certa flessibilità per gli altri lavoratori. E’ stato anche aumentato del 4,3% il salario contrattuale. Sempre in Germania, in ordine alla riflessione sulle politiche energetiche verdi e di tutela della salute e dell’ambiente, è proposta del governo quella di rendere gratuito l’uso di tutti i mezzi pubblici, partendo con alcune sperimentazioni nelle più importanti città. Pensare in grande si può.
E’ subito evidente la sproporzione tra il livello di concretezza dei due sistemi politici e sociali.
Fatte salve le ovvie differenze, si avverte come infimo e autoreferenziale il dibattito politico in Italia, che non sembra sintonizzato nè orientato alla reale  soluzione dei problemi ma sulla riproposizione di sterili e inadeguate contrapposizioni ipocritamente ideologiche. Fino a poco tempo fa, infatti, si diceva che non esistono più le differenze tra destra e sinistra. Questo clima di contrapposizione non aiuta affatto a trovare soluzioni innovative per uscire dalla  stagnazione. Dopo la cura Montiana con i pesanti interventi sul mondo del lavoro e delle pensioni con la legge Fornero, e dopo il Jobs Act renziano, sembra che in Italia sia persino impossibile e difficilissimo apportare anche piccoli cambiamenti e adeguamenti a ciò che quei provvedimenti hanno avuto di francamente erroneo ed aberrante. Gli unici a trarre giovamento da tutto ciò, nel gioco della demagogia dei mille euro per tutti, sono i soliti noti, personaggi della politica politicante, che guardano soltanto alla conservazione del sistema, per quanto ormai palesemente inefficiente.
In questo modo, sottoposti alla narcosi post sanremese, gli italiani si avvicinano a lenti passi verso il più importante momento democratico degli ultimi anni. Un evento che consentirà di dirimere sul campo alcune questioni e rapporti di forza, per esempio all’interno del PD, consegnando direttamente agli elettori il giudizio sulla nuova matrice renziana, un giudizio finalmente non basato sulla propaganda o su effimere primarie interne, rapporti di forza ed  assemblee più espressione della vita interna del partito, da addetti ai lavori, piuttosto che del vivo consenso dell’elettorato.
Anche il MOV5 stelle, nel percorso di emancipazione dal mentore Grillo, dovrà dimostrare di essere una forza capace di servire il paese non soltanto come opposizione, ma di assumere eventualmente, se richiesto e se necessario, un ruolo di responsabile governo.
La legge elettorale Rosatellum, per converso, dimostra già adesso tutte le fallacie, offrendo agli italiani soltanto la parvenza di una scelta dei loro rappresentanti, in realtà esclusiva pertinenza ed espressione, ancora una volta, dei partiti nel chiuso delle segreterie.
*Voci Attive

giovedì 1 febbraio 2018

da L'inchiesta Sicilia .Politiche della solidarieta' a Palermo

http://www.inchiestasicilia.com/2018/01/29/senza-fissa-dimora-politiche-della-solidarieta-a-palermo/

Cresce a Palermo la mobilitazione sul problema delle famiglie senza casa e dei senza fissa dimora


di  Mario Guglielmino*
L’assessorato alla cittadinanza solidale ha promosso l’istituzione di un tavolo tra le associazioni di volontariato e gli attori  in prima linea sul territorio, i quali si prendono cura delle persone che a causa della crisi economica o del disagio personale e sociale, vivono in condizioni di grave emarginazione, senza la possibilità di usufruire di un alloggio. Il tavolo assessoriale sulla povertà giunge dopo la mobilitazione civica, sfociata in una assemblea  permanente, a seguito delle tragiche morti di tre clochard. E contestualmente alla protesta avviata da Fratel Biagio Conte, una vita offerta e dedicata a coloro che rimangono davvero privi di qualsiasi  riferimento. Il tavolo, per il quale è impegnato attivamente il CESVOP (Cento servizi per il volontariato) per una prima forma di coordinamento, si sta riunendo settimanalmente alla presenza dell’assessore Giuseppe Mattina, per cercare di mettere in campo alcune soluzioni, mediante la costituzione di una  Rete Civica di sostegno. Aveva suscitato l’attenzione di molti la protesta simbolica di Fratel Biagio, che aveva deciso di trascorrere anch’egli sotto un giaciglio improvvisato le fredde notti  palermitane. Esponenti politici e lo stesso Arcivescovo Lorefice si sono quindi rivolti allo stesso Biagio Conte per fornire rassicurazioni sulle prossime iniziative di concreta  assistenza. L’assessorato ha già individuato alcune linee, lungo le quali poter  intervenire. Il raddoppio della disponibilità di posti letto nei dormitori e l’incremento  dell’assistenza su strada, nell’immediato.
Altre iniziative, di medio e lungo periodo: l’ampliamento dell’offerta  dei dormitori nell’arco delle 24 ore, con trasformazione in centri di accoglienza per ogni necessità; l’adozione di un domicilio formale per poter fruire delle agevolazioni del reddito di inclusione; l’attivazione dei percorsi previsti dal Pon/metro (casa e inclusione).
E’attesa a breve la pubblicazione dei bandi per le iniziative di assistenza, con i fondi per Palermo, cospicui, e che ammontano ad alcune decine di milioni  di euro.
L’assemblea civica permanente ha invece come punto di riferimento e di incontro la Real Fonderia alla Cala, dove il folto gruppo di cittadini cerca di individuare alcune  soluzioni da presentare all’amministrazione comunale. Tra le proposte provenienti dal mondo politico, quella di Nadia Spallitta, di ultilizzare gli immobili dell’Opera Pia Ruffini per accogliere i senza casa. Il Comune intanto sta predisponendo almeno 5 unità immobiliari  sulle quali iniziare a sperimentare le modalità  di abitazione e autorecupero da parte dei senza casa.
*Movimento Voci Attive