"Sii Tu per primo il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo ." Gandhi
" La democrazia consiste nella partecipazione attiva alle decisioni concernenti i beni pubblici,oppure essa non e' niente ."
H. Arendt


domenica 27 novembre 2016

PEda-No.26 e 27 novembre 2016

Su proposta  di Voci ATtive ,in collaborazione con  il Comitato per il NO ,si e' svolta  a Palermo in due sessioni la pedalata per il NO al referendum costituzionale.




martedì 15 novembre 2016

Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 : comunicato Voci Attive



COMUNICATO SUL TEMA DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE DEL 4 DICEMBRE 2016


L’associazione Voci Attive –Palermo prende posizione sul referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre 2016, esprimendo un generale parere negativo sulla riforma , cosi’ come proposta ,e rende noto il conseguente orientamento e invito per il voto NO.



La riflessione condotta ha preso spunto dal dibattito politico di questi mesi , e dalle notizie e approfondimenti che ciascuno ha coltivato personalmente .



Come forse accade raramente in Italia, ciascuno di entrambi gli schieramenti, per il SI e per il NO, tende a riconoscere quasi all’unisono i punti di forza (soprattutto a livello di intenzioni) e i punti deboli della riforma proposta, riconoscendo i pregi ma anche molte cose da migliorare,e altre ancora persino poco chiare e negative. E’poi nel giudizio complessivo che accade la distinzione: c'e' chi sostiene la prospettiva di un cambiamento , per lo meno iniziale ,dopo anni di immobilismo , e chi al contrario ritiene il passaggio invero troppo poco ben fatto per meritare approvazione .



Siamo consapevoli anche noi che il tema non e’ di facile esplicazione e soluzione, e che all’interno del nuovo articolato costituzionale sono declinate istanze positive, come ad esempio l’esigenza di favorire un celere iter parlamentare per ogni sorta di discussione e provvedimento . Per raggiungere tale efficienza del percorso legislativo sarebbe stato pero’intuitivamente piu’ semplice e immediato affrontare un cambiamento dei regolamenti parlamentari , invece che ristrutturare la Costituzione . Riguardo a cio', l’articolo 70 (esaminato in art 10 del nuovo testo ) rappresenta uno dei punti piu’ complicati nella lettura e nell’applicazione, prospettandosi verosimilmente il sorgere di notevoli conflitti di attribuzione di competenze e di interpretazione.


Leggere,tra gli altri, direttamente il testo dell'art 10 (ex 70) diventa necessario esercizio , al di la’ delle buone intenzioni del legislatore , per chi vuol farsi un’idea diretta .



Lodevole nelle intenzioni ,ma di dubbia efficacia , pare inoltre quel dettato che riducendo il numero dei senatori vorrebbe alludere a un minor costo della “ politica” . Parrebbe invece questa piu’ una soluzione sorta da un compromesso tra l’abolizione totale del senato e il mantenimento dello status quo.A ben vedere , piu’ che una riduzione del costo della politica ,alcune scelte di "diminuzione" della rappresentanza potrebbero favorire una certa riduzione degli spazi di democrazia,aprendo a un maggiore protagonismo del centralismo statale e della partitocrazia .La qual cosa, che per alcuni a spetti sarebbe semplicemente un ritorno al passato ,riveste adesso un significato diverso nella misura in cui,per esempio, il diritto dei localismi a determinare scelte amministrative e politiche potrebbe esser fortemente compresso a fronte delle richieste della UE,verso cui le autonomie locali si troverebbero in situazione di ulteriore maggiore debolezza contrattuale .



Gli articoli 10 ,12 (sul procedimento legislativo) , e 31 (che ridisegna le competenze tra stato e regioni) del nuovo testo costituzionale, si riferiscono ed emendano gli ex articoli 70, 72, 117 della Costituzione vigente e rappresentano l'altro caposaldo di tutta la questione .Ne consigliamo la diretta lettura per richiamare le osservazioni di cui sopra e cogliere velocemente i tratti distintivi di cio' su cui il 4 dicembre saremo chiamati al voto referendario.



 

Da quanto sopra risulta che la riforma proposta non puo' esser pensata come un punto d'arrivo ,ma richiedera' tutta un'altra serie di provvedimenti legislativi "a cascata",cio' per adeguare l'attuale assetto normativo al nuovo testo costituzionale .Un esempio e' la necessita' di mettere mano agli statuti delle regioni autonome, ma con percorsi ed esiti per nulla affatto semplici ne' scontati .

Allo stesso modo rileviamo che il testo costituzionale proposto si presenta per lo piu' cosparso di alcuni passaggi che fanno pensare a un costrutto non proprio organico e conseguente : valga per tutti , come esempio , l'inspiegabile mancata previsione del vincolo di mandato per i nuovi senatori, previsione che sarebbe invece stata quanto mai doverosa , trattandosi non di rappresentanti della nazione (come i componenti della nuova Camera) ma di espressione dei territori, al cospetto dei quali questi dovrebbero espletare un ruolo obbligato e naturale di riferimento politico decisionale.



E per concludere questa breve e sintetica disamina ,non si puo' lasciare da parte la considerazione dello stretto rapporto tra riforma costituzionale e nuova elegge elettorale,c.d.Italicum .Ricordiamo soltanto che da piu' parti ,anche e persino da chi questa legge ha votato, approvandola appena alcuni mesi or sono, e' stata riconosciuta la necessita' di un nuovo ulteriore cambiamento .In sintesi anche qui richiamiamo che il cosiddetto noto " combinato disposto" tra riforma e legge elettorale rischierebbe ,nei suoi effetti , di rendere una fin troppo risicata minoranza del paese impegnata a gestire le sorti dell'intero spaccato sociale e politico italiano.



Nel rendere nota la propria posizione contraria a questa riforma ,Voci Attive , secondo lo spirito statutario ,invita comunque ciascun cittadino/a a formare un proprio personale giudizio consapevole e a partecipare con il proprio voto al referendum ,inteso come esercizio indispensabile e non delegabile di democrazia .



Voci Attive -Palermo



 

domenica 13 novembre 2016

Associazione Vespri siciliani invita a....


Dibattito pubblico CAMBIARE LA COSTITUZIONE le ragioni del SI e le ragioni del NO
CAMBIARE LA COSTITUZIONE
le ragioni del SI e le ragioni del NO


LUNEDI 14 NOVEMBRE 2016 ORE 17,00
ISTITUTO DI FORMAZIONE POLITICA "PEDRO ARRUPE"
CENTRO STUDI SOCIALI
VIA FRANZ LEHAR N. 6 – PALERMO


Intervengono
Giuseppe Lauricella,  docente di diritto pubblico e costituzionale UNIPA e componente della commissione affari costituzionali della Camera dei deputati, per illustrare le ragioni del SI
Gaetano Armao,  docente di Diritto amministrativo europeo e di Diritto amministrativo comparato UNIPA, per illustrare le ragioni del NO

Moderatore   Gianfranco D'Anna, giornalista 


Saluti  Francesco Paolo Rizzo S.J., presidente Ass.Vespri Siciliani
Nicoletta Purpura, direttore Istituto Arrupe

sabato 12 novembre 2016

Un invito da LVIA Palermo e Vivi e lassa viviri



Una serata gioiosa per raccontare PedalAcquAssisi e per lanciare una volata per un Natale solidale..Degusteremo il panettone artigianale della pasticceria Jafar che ha sposato la causa di sostenere i progetti della LVIA in Africa.




domenica 6 novembre 2016

Lettera alla Citta' Partecipativa


 
LETTERA ALLA CITTA'
BASTA ESSERE PRESI IN GIRO DA QUESTA AMMINISTRAZIONE SULLE QUESTIONI DELLA PARTECIPAZIONE!!!!
Le Linee guida dei' Laboratori cittadini'* appena approvate da questa amministrazione per gli ultimi 6 mesi di mandato, dopo che niente di quello che realmente voleva la cittadinanza è stato fatto, è solo campagna elettorale fatta sulla pelle dei cittadini/e.
 Le associazioni qui sotto riportate e le cittadine e cittadini che fanno ad esse riferimento sono stanchi di essere presi in giro da questa amministrazione riguardo il tema della PARTECIPAZIONE e pertantoLA DIFFIDANO dal continuare a strumentalizzare una questione così seria, come il 'diritto', il 'dovere', la 'necessità' da parte della cittadinanza di partecipare alle scelte amministrative, per puri tornaconti elettorali.
 La novità di questi giorni è che, a sei mesi dal fine del mandato della amministrazione Orlando, ecco apparire una DELIBERA DI GIUNTA  CHE APPROVA LE LINEE GUIDA per l'attivazione di LABORATORI CITTADINI nelle 8 circoscrizioni "il cui concetto cardine è il protagonismo della cittadinanza, sia nelle sue forme associative che come singoli individui"... ."un nuovo strumento operativo per costruire percorsi e progetti partecipati, frutto di un lavoro di informazione e coinvolgimento della cittadinanza".
 Questo dopo che
- le 8 CONSULTE civiche richieste da 5 anni dalla cittadinanza, quale concreta collaborazione tra amministrazione e cittadinanza, nonostante tutti i pareri favorevoli alla proposta di delibera consiliare, NON VENGONO DELIBERATAMENTE APPROVATE;
- il NUOVO STATUTO contenente tutte le modifiche volute dalla cittadinanza riguardo PROGRAMMAZIONE CONDIVISA, TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, COMPETENZA, QUALITÀ, ecc , nonostante le migliaia di firme raccolte e una proposta di delibera da parte di 22 consiglieri, è stato DEFINITIVAMENTE AFFOSSATO  dalla nomina di una fantomatica COMMISSIONE sulla questione 'generale' statuto, che non ha, quindi, il compito specifico di esaminare la bozza di modifica voluta dalla  cittadinanza (l'unica esistente) ma quello di 'far passare' il tempo utile e necessario per la sua approvazione';
- in 5 anni di mandato Orlando non è mai stato concesso ai cittadini/e di prendere parte, con strumenti e processi 'certi', e quindi di potere incidere sulle scelte amministrative (vedi scelte PRG, grandi opere quali Tram Passante e Anello ferroviario, ZTL, ecc);
- in questo mandato, così come nei precedenti, la TRASPARENZA degli atti amministrativi è stata un puro OPTIONAL, in barba anche alle norme di legge, e quindi non si sono mai attivati dei luoghi seri per la facile consultazione di piani, progetti, profili economici, ecc (no apertura Urban Center, no pubblicazione corretta e completa online, ecc);
- la città è stata amministrata come se fosse 'un 'regno' di proprietà della amministrazione e i cittadini/e sudditi/e non contassero nulla.
 Pertanto a che fine questi Laboratori cittadini negli ultimi giorni di mandato? A che fine degli strumenti che non garantiscono nessuna incisività del loro operato sulle scelte amministrative sia per come sono strutturati sia per il poco tempo che rimane?
Che senso ha continuare a proclamare la parola 'partecipazione' quando non si è mai fatto quella che la cittadinanza ha realmente voluto, chiesto, sperato?
 #OGNUNOTRAGGALEPROPRIECONCLUSIONI
 COMITATO BENE COLLETTIVO
insieme amolte delle organizzazioni che hanno aderito in questi anni  alle richieste di Consulte, Nuovo Statuto, ecc

ALAB
alberiAMO Palermo
ANDE Associazione Nazionale Donne Elettrici
ANGHELOS CENTRO STUDI SULLA COMUNICAZIONE
ARCHEOCLUB  SICILIA
ASITER GEOTECOPLANOPOLIS
ASSOARCHING PALERMO
ASSOCIAZIONE DEI COMITATI CIVICI
ASSOCIAZIONE VIGLIENA

ASSOCIAZIONE PARCO UDITORE
CENTRO STUDI EGERIA
CESPAZIOPERME

CITTADINI PER PALERMO PIU' VERDE E PULITA

COMITATO CENTRO STORICO 

COMITATO PER LA RINASCITA DELLA COSTA E DEL MARE
COMITATO PIÙDONNEPIÙPALERMO
COMITATO "SALVIAMO IL PAESAGGIO"
COMITATO SPAZIO PUBBLICO
CONSULTE A PALERMO QUANDO?
COMITATO VIASICILIAVIALELAZIO

COORDINAMENTO TRASPARENZA E LA PARTECIPAZIONE
COORDINAMENTO PALERMO CICLABILE FIAB
DECIDIAMOLO INSIEME
EMERIUS SICILIA
FARE AMBIENTE MEE
FORUM DELLE ASSOCIAZIONI
GRUPPO RICERCA ECOLOGICA
GUERRILLA GARDENING
HUBITALIA

IL SENSO DELLA VITA
ISTITUTO NAZIONALE DI BIOARCHITETTURA PALERMO
L'ARCA "Federazione Associazioni e Comunità Immigrate

LE ONDE ONLUS

LIPU

LABORATORIO SUD
LANDINSIDE
MOVIMENTI CIVICI SICILIA
MOVIMENTO NUOVO SENSO CIVICO

MEDITERRANEO DI PACE

PALERMO CITTA' NORMALE
PALERMODAFARE

PALERMO YOUTH CENTER
PROGRESSO MORALE

PROFESSIONISTI LIBERI
OLTREVERDE CODIFAS
RADIO100PASSI
RENURBAN
RUOTA LIBERA

SICULOMANIA

SORRIDERE INSIEME ONLUS

SPAZIO CULTURA
TOURING CLUB ITALIANO

URBAN APNEA

URBRAIN

VOCI ATTIVE
WWF Sicilia Nord Occidentale, già WWF Palermo

Protesta e ascolto

http://palermo.repubblica.it/commenti/2016/11/06/news/la_protesta_e_il_dovere_di_ascoltarla-151437603/

Siamo ancora all'eta' della pietra:l'ascolto non puo' essere la terapia  d'urgenza della protesta .Semmai e' proprio il contrario :la protesta si previene con il preliminare ascolto delle istanze e dei bisogni reali  dei cittadini .L'ascolto non puo' essere l'impossibile accomodarsi di fronte  al fatto  compiuto.Se la protesta esiste ancora  ,un motivo quindi  ci sara' ben stato ..Il buon costume,la buona pratica della cittadinanza,quella che nonostante le grandi fanfare ancora oggi Orlando e il consiglio comunale continuano a negare ai cittadini, non approvando e ignorando le Consulte Civiche, luogo istituzionale di ascolto programmato,organizzato ,  potrebbero invece   certamente mediare sin dal principio le istanze e le scelte di  gestione della citta'.E' cambiato il mondo e non si puo' piu' far riferimento a una delega quinquennale riservata al momento dell'urna.E' necessario e indispensabile un confronto attento e continuo che veda i cittadini protagonisti della crescita ed autoeducazione del tessuto sociale.Chi tiene invece un atteggiamento paternalistico e afferma e confida nella presupposta '"ignoranza" del popolo, non puo' che ottenere questi risultati. 
Mario Guglielmino

 Da articolo odierno di Repubblica "A Orlando e ai suoi assessori converrà dunque mettersi in ascolto. Per intercettare i minacciosi segnali criminali e paracriminali che si celano nelle pieghe della protesta, ma anche per capire quali risposte mancano. Perché la politica e la democrazia devono sempre cercare risposte, anche quando sembra che queste non spettino loro. E devono farlo, ancor di più, quando si approssimano le elezioni. Proprio per evitare che le risposte siano quelle sbagliate: del populismo o, peggio, delle mafie".