E' palese la difficolta' per l'amministrazione comunale palermitana di portare a compimento le elaborazioni concettuali che pure negli anni ha prodotto nell' ambito delle tematiche della democrazia partecipativa.Alcuni lavori sono ormai decisamente sommersi nella sabbia del dimenticatoio.Il testo del nuovo statuto comunale,per esempio,scritto dopo l'impegno di decine di cittadini e associazioni ,fu bloccato poco piu' di due anni fa (2016) per il pretesto di istituire una ulteriore supercommissione consiliare ,i cui lavori ,protrattisi per un buon semestre ,partorirono il nuovo regolamento consiliare ,portato in aula a fine della scorsa consiliatura,e un testo di statuto ,che pur solo in parte accoglieva le idealita' delle proposte civiche ,ma che rimase,ops !, incagliato in qualche scrivania .
Un nuovo dettato statutario avrebbe il compito di portare al centro dell'attivita' amministrativa il concetto di beni comuni,o per esempio una nuova e aggiornata visione sulle societa' di servizi comunali ,ex partecipate.Ma gli interessi in gioco, anche e soprattutto di potere ,quali i pacchetti di voti ,e interessi economici non indifferenti sulla gestione dei servizi e la gestione dei bilanci (spesso,troppo spesso, fallimentari), sono ancora cosi' pressanti da riuscire a bloccare il processo,dall'interno.
Altro tema cassato ,altra delibera consunta nella polvere ,quella sulle consulte civiche.Se attivate costituirebbero una rivitalizzazione dell'ormai spento rapporto tra cittadini e amministrazione ,e sarebbero utili per riallacciare un dialogo che da troppo tempo si svolge senza ascolto attivo , tra cittadini e amministrazione su temi di pressante e pregnante attualita', come la mobilita', il verde, l'urbanistica etc,un dialogo dove le voci critiche sono tacciate persino di inimicizia verso le umane magnifiche sorti e progressive panormite.Insomma :lasciateli lavorare !
Altre proposte di delibera risiedono invece attualmente a dormire direttamente nelle culle a castello dei tanti argomenti ormai da anni in odg del consiglio comunale,imbalsamate dai soliti veti incrociati , dai gretti e corrucciati visi di fazioni opposte e da grette correnti politiche .Sala delle Lapidi offre spesso un triste spettacolo di mancanza di deliberazioni (oltre che di pessime medie riguardo a numero legale ) ,abbandonata a se' stessa a ciondolarsi anche dal sindaco, che pur non perdendo occasione di sbandierare il proprio illuminato progressismo cosmopolita ,non manca di rifugiarsi nella solita gestione microcosmica e microcomica delle bieche alleanze da galleggiamento di governo della citta', per consentire ogni tanto progressivi e ferini colpi di mano e di cementificazione.Meglio non scontentare nessuno,meglio continuare a prendere in giro i cittadini con promesse da vero marinaio.Un marinaio che da trent'anni professa amore per la sua Palermo,indomito amore ,mai consumato,per questo puro e sempre nuovo, quasi sempre primaverile e mai maturo.Di tali delibere sonnolente di cui dicevamo fanno parte la proposta di regolamento sull'uso condiviso dei beni comuni,il regolamento per gli istituti di partecipazione necessario per la celebrazione dei referendum comunali (di massimo comune ..disinteresse),il regolamento sul bilancio partecipativo.Proprio sul regolamento di attivazione delle procedure per il bilancio partecipativo i palermitani vedono celebrare una delle beffe piu' grandi,perche' l'inadempienza e l'inerzia del comune portera' clamorosamente alla perdita di un tesoretto derivante da una quota dei versamenti IRPEF ricevuti dalla Regione ,che potrebbero essere utilizzati mediante democrazia partecipata,per progetti di pubblica utilita' scelti e proposti dai cittadini per un ammontare di circa 500 mila euro. Che di questi tempi possono far comodo .Ma per qualcuno e' meglio perderli, piuttosto che dar voce alla cittadinanza.Sull'ascolto della cittadinanza dovrebbe fondarsi anche la vision del futuro della citta',mediante l'ascolto e il coinvolgimento nell'elaborazione del PRG ,con l'urbanistica partecipata.E nel campo delle opere pubbliche ,in particolare quelle relative alla mobilita',come il tram o le linee della metropolitana ,sono state disattese quelle richieste di confronto civico,anche se dettate dalla norma in materia,come lo svolgimento e la previsione di un congruo e organizzato periodo di dibattito pubblico , con la discussione e l'acquisizione delle osservazioni ed eventuale loro accoglimento o diniego motivato,diventato ancora piu' stringente ,non piu' facoltativo,a partire dal maggio 2018 ,come espresso nel codice degli appalti.
Mario Guglielmino
"Sii Tu per primo il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo ." Gandhi
" La democrazia consiste nella partecipazione attiva alle decisioni concernenti i beni pubblici,oppure essa non e' niente ."
H. Arendt
" La democrazia consiste nella partecipazione attiva alle decisioni concernenti i beni pubblici,oppure essa non e' niente ."
H. Arendt