"Sii Tu per primo il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo ." Gandhi
" La democrazia consiste nella partecipazione attiva alle decisioni concernenti i beni pubblici,oppure essa non e' niente ."
H. Arendt


giovedì 8 giugno 2017

Vito Restivo consigliere comunale a Palermo .Una candidatura pienamente e veramente civica



 

VOCI ATTIVE invita gli amici e la cittadinanza a votare Vito Restivo quale consigliere comunale a Palermo .Una candidatura pienamente e veramente civica, sostenuta da anni di impegno nel sociale , tanti progetti e tante realizzazioni concrete.




La partecipazione civica, intesa come dialogo, proposta, vigilanza, pressione di opinione, collaborazione, patto, co-gestione, è la ricetta indispensabile per una rinascita consapevole e corale della città.
Per questo ci siamo impegnati, e siamo stati interlocutori con il Comune di Palermo, per un lavoro di riscrittura dello statuto comunale, affinché fossero ivi inseriti saldi e chiari principi di gestione partecipata dei beni comuni, mediante un sistema che, con vecchi e nuovi strumenti, permetta alle istituzioni di amministrare la città con i cittadini, insieme ai cittadini, mediante una programmazione condivisa e un confronto continuo.
L'interesse verso lo Statuto comunale potrebbe sembrare quanto mai astratto e lontano dalla realtà viva e dai problemi della quotidianità. Tuttavia è sufficiente una lettura, anche di quello attualmente in vigore, per comprendere che proprio nello statuto di ogni città sono contenuti importanti principi e modalità di gestione dei servizi essenziali, come per esempio le scelte per l'affidamento di questi servizi a privati o a enti pubblici, o l'apertura a soluzioni miste. Gli statuti comunali dettano i criteri e le forme generali che poi saranno applicate concretamente nelle cosiddette aziende partecipate o ex partecipate (igiene ambientale. rifiuti, trasporti pubblici, acqua) stabilendo norme generali riguardo, per esempio, l'ingresso di privati nella gestione dei servizi pubblici, la natura delle aziende di servizi, la destinazione e la possibilità di realizzare profitti con la cosa pubblica. È sufficiente questo per comprendere l'importanza dello statuto in una città. Lo statuto è la chiave della democrazia e della promozione dei beni di una città.
Dietro la scrittura di uno statuto comunale possono celarsi grandi interessi. Ecco perché, insieme ad altre associazioni, avevamo pensato, cinque anni fa, di riscrivere l'attuale statuto comunale, avendo cura di introdurre e fissare tutte quelle garanzie che salvaguardano la possibilità per i cittadini di dire la loro sempre su importanti questioni, e di garantire la natura pubblica dei beni comuni e dei servizi evitando sempre le tentazioni della privatizzazione, che purtroppo, se non controllate, portano alla mancanza di trasparenza e allo sfruttamento a fini di profitto e monopolio , a danno delle tasche e del diritto dei cittadini.
Sappiamo anche che i servizi pubblici sono la principale causa di dispendio e inutile spreco, spesso di corruzione e malgoverno clientelare.
(Ri)Scrivere lo statuto, a Palermo, significa quindi interferire su processi decisionali e di potere molto delicati. Il lavoro iniziato, dopo i primi passi e i primi atti di viva collaborazione, si è poi arenato, con una serie di silenzi, velati ostruzionismi, palesi rifiuti e sabbie mobili burocratiche, che a nostro avviso hanno visto nel consiglio comunale uscente il maggiore ostacolo, in un sistema di veti incrociati, forse anche di invidie politiche, e forse di interessi ancor più bassi -
Stessa cosa è avvenuta sulla richiesta di istituire le Consulte civiche, da noi richieste, anche qui insieme ad un cartello di associazioni, secondo l’apposito regolamento comunale, su varie tematiche di interesse diffuso, come la mobilità, il verde, l'urbanizzazione, ecc. Su questi temi c’è ancora una forte resistenza a che i cittadini possano esprimersi e dire efficacemente la loro, intervenendo in qualche modo nei processi decisionali. Nelle città dove ciò è avvenuto, però, si vive meglio ed è migliore la qualità della vita percepita.
Le consulte civiche, su tematiche specifiche, sarebbero l'anello di congiunzione mancante tra l’attività del consiglio, la burocrazia comunale e i bisogni percepiti in atto dai cittadini.
Il nostro messaggio vuole essere, quindi, uno stimolo a realizzare queste cose nella prossima consiliatura anche nelle circoscrizioni, adottando forme di decentramento amministrativo efficace e valido, ampliando le materie di competenza, e attribuendo risorse finanziarie e capacità di spesa alle circoscrizioni, sul modello delle municipalità già presente in altre città. Ovviamente, anche qui, si tratta di sottrarre competenze alla centralità del consiglio comunale e si trovano, per ciò, ampie sacche di resistenza. Ma è questa una soluzione ormai irrinunciabile, considerando che Palermo è, nei fatti e di diritto, una città metropolitana.
Ecco alcuni casi emblematici in cui l'ascolto strutturato del parere della cittadinanza avrebbe evitato lentezze e incomprensioni, o persino fallimenti: la questione della ZTL e della sua ampiezza, per la quale i cittadini si erano espressi anche favorevolmente, in alcune precise occasioni, ma con dimensioni ridotte, così come poi attuate, ma dopo un lungo contenzioso legale e non poche polemiche. Sulla questione del tram, dei cantieri, della bontà della progettazione. Sulla rimodulazione delle linee del bus in periferia, con l'abolizione di alcune linee indispensabili, riattivate solo dopo le proteste. Sono nei fatti numerosissimi gli esempi possibili, alcuni a lieto fine, altri meno o per nulla, e tutto ci fa ritenere come una buona azione di ascolto preventivo e strutturale delle proposte dei cittadini sia irrinunciabile e possa evitare gravi perdite di tempo, incomprensioni, spreco di risorse, disservizi, oltre a elevare la qualità della vita cittadina.
Di queste istanze si è impegnato a farsi portavoce il candidato che Voci Attive indica alla cittadinanza attiva.
Invitiamo a votare per Vito Restivo, candidato consigliere comunale in lista Mosaico Palermo -per Orlando Sindaco.

Voci Attive





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